Uno degli scopi principali della nostra associazione è quello di
contribuire alla ricerca sulle cellule staminali, unica strada che ci può consentire di
progredire nella cura delle leucemie. La ricerca che Adoces e le organizzazioni
territoriali sostengono diventa così uno strumento importante per la prevenzione e lo
studio delle cause di questa e di altre malattie genetiche.
Ricerca storico
genetica sulla popolazione trevigiana
Il 31 maggio 2003, per festeggiare il raggiungimento della
cinquantesima donazione di midollo osseo da parte del Registro di Treviso, lAssociazione
donatori midollo osseo e ricerca ha
presentato una ricerca sul patrimonio storico genetico della popolazione della
provincia, coordinata da Antonio Amoroso, professore di genetica medica
allUniversità di Trieste. I risultati di questa indagine, condotta da un
équipe di esperti, dimostra come il susseguirsi di invasioni e migrazioni nel territorio
trevigiano abbia contribuito notevolmente alla ricchezza genetica della provincia. Questi
risultati consentiranno di concentrare gli sforzi di reclutamento dei potenziali donatori
e di rivolgerli in maniera più mirata lì dove si presenta una maggiore varietà e
ricchezza nel patrimonio genetico.
PROGETTO GENOMA "Silvio Baratto"
Per la definizione di regioni geniche rilevanti per le reazioni del
trapianto o di GvH.
La malattia da reazione del trapianto verso ospite (GvH acuta)
rappresenta una delle complicanze più frequenti e maggiore causa di morte tra i pazienti
che hanno subito il trapianto di midollo osseo. La ricerca dei fattori genetici
allorigine di questa malattia rappresenta un importante punto darrivo della
ricerca futura sulla compatibilità tra individui. Estendere lindagine ad altre
regioni del genoma esterne al Complesso Maggiore di Istocompatibilità (Sistema HLA)
potrebbe rappresentare un ulteriore miglioramento della selezione del donatore più
idoneo, limitando la possibilità dinsorgenza di complicanze post-trapianto.
Allorigine della malattia sembrano essere differenze tra donatore
e ricevente a livello di antigeni proteici espressi sulla superficie delle cellule.
Poiché la malattia si sviluppa anche nel caso di trapianto da fratello HLA identico, si
ritiene che i geni codificanti tali proteine di superficie siano esterni al complesso HLA:
Per questo motivo è stata compiuta unindagine genetica estensiva su tutti i
cromosomi umani facendo uso di marcatori specifici (microsatelliti). Lo scopo è quello di
identificare tratti cromosomici contenenti linformazione genetica che codifica per
queste proteine non ancora caratterizzate. Lindagine ha permesso di localizzare 15
marcatori che correlano con la malattia in esame su un totale di 368 analizzati (4%).
Lo studio, attualmente in corso, è condotto dal Dr. A. Bacigalupo
Primario del Centro Trapianti di Midollo Osseo di Genova, in collaborazione con il Prof.
G.B. Ferrara Direttore del Laboratorio di Immunogenetica delle Biotecnologie
dellIstituto Tumori, sempre di Genova.
Nel maggio 2003 il Dr. Bacigalupo ha presentato a Treviso i risultati
preliminari della ricerca:
sono state identificate 11 regioni (tratto di DNA con alta probabilità di contenere il
gene o i geni responsabili di una malattia) potenzialmente rilevanti ed è ora necessario
procedere con unanalisi più dettagliata di ognuna di queste regioni al fine di
identificare i geni responsabili della GvH.
Vista limportanza dei dati finora ottenuti, lAssociazione
ha approvato il finanziamento della seconda fase della ricerca; se i risultati finali
corrisponderanno a quelli preliminari questo progetto avrà dimensioni veramente
importanti in quanto lo "scoprire il gene o i geni della GvH" sarebbe di grande
portata per la trapiantologia (selezione del donatore, controllo cellule tumorali), basti
pensare che attualmente nel mondo si eseguono circa 20.000 trapianti allogenici
allanno.